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Firenze - Apit, parla il presidente Massimo Gervasi: “bisogna puntare sull'aeroporto di pisa e sul miglioramento dei collegamenti con lo scalo di Firenze”

No all'ampliamento dell'aeroporto di Firenze a scapito di quello di Pisa, sì al potenziamento del Galilei attingendo alle risorse del Pnrr. Questa la posizione di Massimo Gervasi e Marco Di Bari, (rispettivamente referente dell'Associazione Partite Iva sul Territorio per Firenze e la Toscana e referente CLT di Firenze) a proposito dell'argomento che fa discutere da anni. E che è tornato in auge proprio di recente a seguito della scelta ribadita da Toscana Aeroporti ed Enac di tornare a puntare sull'aeroporto di Peretola. Il nuovo progetto che prevede la cosiddetta “pista parallela” è stato redatto per tentare di superare la bocciatura del Consiglio di Stato, arrivata nel 2020 a proposito del precedente Masterplan. Le perplessità tuttavia non mancano e vanno oltre i campanilismi: alla base dell'appello di Apit ci sono in primis ragioni ambientali. “L’Europa ci chiede grandi cambiamenti verso la transizione ecologica. E non si riesce a capire perché a Firenze vogliano ampliare l'aeroporto in una zona, ovvero la Piana tra Firenze, Campi Bisenzio Sesto Fiorentino e Prato, che è tra le più cementificate, popolate ed inquinate della Toscana – ha commentato Di Bari - senza contare che il Vespucci non si è ancora adeguato alle note prescrizioni del Decreto di VIA 0676/2003, e quindi la sua operatività risulterebbe solo provvisoria”. Problematiche che non si porrebbero invece in ambito pisano. Da qui l'idea, peraltro già espressa in passato dalla numerose forze politiche di Prato, Sesto, Campi, Carmignano, Poggio a Caiano e Calenzano (oltre che dai vari comitati contrari all’ampliamento di Peretola): utilizzare le risorse del Pnrr per rendere più rapidi ed efficienti i collegamenti fra gli aeroporti di Pisa e Firenze, mantenendo il primo come principale struttura aeroportuale della regione. “Il Galilei è interamente circondato da un anello ferroviario che, se valorizzato ulteriormente, lo renderebbe ancora più accessibile ed ambientalmente sostenibile. Al contrario del Vespucci – ha chiosato Gervasi - è vero che Pisa vede la compresenza di una base operativa dell’aeronautica militare, ma potrebbe essere realisticamente dirottata su altre aerostazioni militari. E' inoltre altrettanto vero che i diversi progetti di seconda pista relativi allo scalo fiorentino son fin qui stati tutti ritenuti impossibili e respinti in ogni sede giudiziaria. Anche i politici pratesi e fiorentini devono essere accanto ai comitati”.


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