Pubblicato il 10 luglio, 2025
Firenze - Prendere il sole con moderazione e attenzione, privilegiare una dieta ricca di frutta e verdura, ridurre il consumo di alcolici e fumo, fare sport acquatici. Sono i consigli di Lilt Firenze per un'estate in salute.
"Per prima cosa è importante abbronzarsi in sicurezza, quindi evitare un'esposizione prolungata nelle ore centrali della giornata, dalle 11.30 alle 16.30, prendere il sole in movimento e in maniera graduale, non in modo sedentario, mettere sempre e più volte la crema solare con un adeguato fattore di protezione: 50 per le pelli chiare, non inferiore a 20 per chi ha la pelle scura" afferma la dermatologa Lilt Lara Tripo.
"È utile poi proteggersi con indumenti adeguati come magliette, cappelli e occhiali e con ombrelloni o tende che riducono l'esposizione diretta e dopo l'esposizione al sole idratare la pelle con lozioni. Il sole è un grande alleato, per esempio per il rafforzamento delle ossa, ma va preso con attenzione" spiega Tripo.
L'estate è l'occasione anche per adottare una dieta e stili di vita salutari, dall'alimentazione allo sport, dal fumo all'alcol.
"Si può fare attività fisica all'aria aperta, se il clima lo consente, e magari al fresco, in acqua. E' bene poi portare in tavola alimenti freschi e leggeri, come frutta e ortaggi, cibi ricchi di vitamine e minerali e bere molta acqua per idratarsi. Le vacanze poi possono essere una buona opportunità per smettere con le sigarette e ridurre l'assunzione di alcolici" aggiunge Alexander Peirano, presidente di Lilt Firenze. "Sono tutte buone regole quotidiane che aiutano nella prevenzione".
Estate è tempo di divertimento, ma per chi deve fare i conti con la malattia può essere anche un periodo di solitudine e difficoltà.
"Come Lilt Firenze siamo impegnati al Centro di Riabilitazione Oncologica di Villa delle Rose, insieme all'Istituto per lo Studio, la Prevenzione e la Rete Oncologica per garantire un'assistenza ai malati oncologici tutto l'anno: i nostri professionisti e volontari anche in estate sono un supporto prezioso, sia pratico che psicologico, sia per i pazienti sia per le loro famiglie e i caregivers che li assistono" conclude Peirano.