Pubblicato il 01 febbraio, 2025
PISTOIA - Nel tardo pomeriggio del 27 gennaio 2025, i militari della Stazione Carabinieri di Pistoia hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Pistoia, a carico di un diciannovenne italiano di Pistoia, ritenuto responsabile del reato di tentato omicidio aggravato in danno di un suo coetaneo anche lui italiano e residente a Pistoia. Il fatto è avvenuto all'alba del 19 gennaio, all'esterno della discoteca "Circolo H2NO", e ha visto coinvolti due coetanei in una lite che è degenerata in una violenta aggressione.
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri della Stazione di Pistoia, che hanno condotto le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica, la scintilla sarebbe scoccata all'interno del locale per futili motivi: un tentativo di approccio da parte della vittima verso un'amica dell'aggressore avrebbe innescato una discussione.
I buttafuori, accortisi dell'alterco, avrebbero invitato entrambi a lasciare la discoteca. Una volta fuori, l'aggressore, a bordo dell'auto del padre su cui era salito, avrebbe scorto il gruppo di amici della vittima a una distanza di circa cento metri dall’ingresso del locale. A quel punto, avrebbe chiesto al genitore di attendere, con l'intenzione di "parlare" con i ragazzi. L'indagato si avvicinava quindi alle spalle della vittima e, dopo averla spintonata, la colpiva al volto con una bottiglia di birra, che si infrangeva. L'aggressione continuava usando i cocci della bottiglia per inferire altri colpi al collo, al volto e al torace.
La reazione della vittima e l'intervento di alcuni amici e del padre hanno posto fine alla violenza, ma non prima che l'aggredito subisse ferite significative, che hanno richiesto l'applicazione di oltre cinquanta punti di sutura presso il Pronto Soccorso di Pistoia.
Le successive indagini, svolte con metodologia tradizionale e senza ricorso a particolari ausili tecnologici, permettevano di identificare il giovane.
Il G.I.P. del Tribunale di Pistoia ha disposto gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, ritenendo sussistenti gli indizi del reato di tentato omicidio aggravato. Secondo quanto emerso dalle prime indagini infatti, l’efferatezza dell'aggressione, l'uso di un'arma impropria e la reiterazione dei colpi, anche dopo la rottura della bottiglia, indicherebbero una chiara intenzione omicidiaria da parte dell'assalitore. L'inchiesta è ancora in corso e i Carabinieri della Stazione di Pistoia stanno continuando ad indagare per chiarire ogni aspetto della vicenda.