“Insieme si può”: “Come previsto mai più nati a Pescia”

PESCIA – “È di questi giorni – ha commentato la coalizione ‘Insieme si può’ la notizia che è finalmente arrivato il parere sulla deroga per mantenere aperto il punto nascite di Pescia anche con un numero di parti annui inferiore ai 500, deroga respinta dalla Commissione Ministeriale che già nel 2023 si era espressa ma che sbadatamente si era dimenticata di comunicarlo alla Regione. Regione che in due anni mai ha pensato di fare una telefonatina al Ministero per sapere perché era così difficile decidere.
Passa il tempo e si saranno rassegnati, avranno pensato.
No non ci siamo rassegnati, anzi siamo ancora più testardi e convinti che questa nostra battaglia possa ancora essere vinta, non ci avevamo creduto al teatrino tra Comune, Regione e Ministero, tanto i primi che i secondi appoggiavano il ricorso, lo appoggiavano così fermamente da essersene dimenticati.
Nel frattempo, noi abbiamo aderito alla raccolta delle firme per presentare il quesito referendario sulla Sanità Toscana, sia come ‘Insieme si può’ che come forze politiche che lo compongono; il referendum è stato dichiarato ammissibile ed ora ci aspetta il duro lavoro della raccolta delle firme per far si che il referendum sia realtà. Un quesito che abroga la riforma precedente che ha portato alle tre attuali mega aziende ASL e per riorganizzare la sanità toscana in modo che sia più rispondente ai bisogni reali dei cittadini tornando ad essere capillare e soprattutto con le stesse possibilità di cura su tutti i territori.
Invitiamo quindi tutti i cittadini a firmare per il referendum che ricordiamo non avere il quorum e quindi questa volta chi non vota fa decidere chi invece a votare ci va. Alcuni consiglieri comunali si sono resi disponibili ad autenticare le firme e comunque il modulo è già presso l’ufficio URP comunale.

Sabato prossimo, come ‘Insieme si può’, saremo a raccogliere le firme alla passerella Sforzini e a dare informazioni sul referendum e sugli scenari che potrebbero aprirsi con l’abrogazione dell’attuale legge regionale. Vi aspettiamo perché il diritto alla sanità e alla salute torni ad essere un diritto pienamente realizzato”.