Pubblicato il 12 dicembre, 2024
I Carabinieri della Stazione di Pistoia, coadiuvati in fase esecutiva da quelli della Stazione CC di Prato Jolo, territorialmente competente, a seguito di approfondite indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Pistoia, hanno arrestato 3 persone di nazionalità marocchina gravemente indiziate a vario titolo dei reati di morte in conseguenza di altro reato, spaccio e detenzione di stupefacenti.
Il bilancio è stato di 5 persone denunciate (3 di nazionalità marocchina e 2 di nazionalità italiana), di cui 3 sottoposte a misure cautelari (2 ordinanze di custodia in carcere e un divieto di dimora nella Provincia di Pistoia) ed 1 arrestata in flagranza di reato in fase di esecuzione della misura cautelare perché trovata in possesso di sostanze stupefacenti destinate allo spaccio.
Le misure cautelari eseguite in questi giorni si fondano sulle acquisizioni investigative conseguenti al decesso di un uomo, avvenuto a Pistoia il 22.2.2024, a seguito della assunzione di sostanza stupefacente del tipo cocaina procurata e cedutagli da uno degli indagati.
SVOLGIMENTO DELLE INDAGINI E FASE ESECUTIVA DELLE MISURE CAUTELARI
Il procedimento trae origine dall’attività investigativa condotta dalla Stazione Carabinieri di Pistoia in merito al decesso di un uomo presso il proprio domicilio in Pistoia senza che alcun segno di violenza fosse rilevato dai militari, dal medico del 118 intervenuto, o fosse emerso nel corso dell’esame autoptico. Tuttavia, poiché la vittima ed il suo coinquilino risultavano gravati da molteplici precedenti di polizia relativi allo spaccio e all'uso personale di sostanze stupefacenti ed essendo stata rinvenuta sul posto una piccola quantità di cocaina (residuo di una dose recentemente assunta), i Carabinieri intervenuti indirizzavano immediatamente le indagini verso un verosimile collegamento del decesso con l’utilizzo recente di droghe. Nel corso della perquisizione venivano anche sottoposti a sequestro i telefoni cellulari in uso alla persona deceduta ed al suo amico. Gli accertamenti tossicologici permettevano di rilevare la presenza di cocaina e comprovarne dunque la recente assunzione in considerevole quantità, correlandola al tragico decesso.
Conseguentemente, il PM titolare dell’indagine delegava indagini più approfondite che grazie all’esame tecnico dei telefoni cellulari, permetteva di identificare il soggetto che aveva ceduto la dose di stupefacente letale e mettere in luce la fiorente attività di spaccio realizzata insieme ai complici che, oltre ad aver avuto ad oggetto droghe c.d. pesanti, si era protratta per un arco di tempo significativo, rivelando un’organizzazione strutturata in grado di accedere a quantità rilevanti di stupefacenti grazie agli stabili contatti con gli ambienti del traffico illecito delle sostanze.
Nel corso delle indagini emergevano, inoltre, episodi in cui l’indagato principale durante le trattative e le cessioni di sostanza era incline ad usare violenza fisica nei confronti degli acquirenti per dirimere le trattative più complicate.
Nelle fasi esecutive delle 3 misure cautelari emesse dal G.I.P. del Tribunale di Pistoia, l’indagato destinatario della misura del divieto di dimora nella Provincia di Pistoia veniva sorpreso mentre usciva dalla sua abitazione in Prato 175,8 grammi di cocaina già suddivisi in dosi da un grammo pronte allo smercio, occultati all'interno di una borsa. Durante la perquisizione presso il domicilio, i militari rinvenivano inoltre materiale utilizzato per il confezionamento dello stupefacente e 918 euro ritenuti essere provento del reato di spaccio di stupefacenti, che venivano sottoposti a sequestro.
In sede di convalida dell’arresto in flagranza, il G.I.P. del Tribunale Prato emetteva a carico dell’indagato l’ulteriore misura della custodia cautelare in carcere ed è stato quindi associato alla Casa Circondariale di Prato.
Infine, in data 21.11.2024 veniva eseguita la ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Pistoia a carico del terzo destinatario dell’Ufficio della Polizia di Stato di Frontiera presso lo scalo aereo di Malpensa, nel momento in cui è rientrato in Italia dal Marocco, associandolo alla Casa Circondariale di Busto Arstizio (VA).
DATI:
- durata delle indagini 9 mesi, persone arrestate 3, persone deferite in s.l. 2;
- per uno degli indagati destinatari di misura cautelare sono state documentate n. 130 cessioni di stupefacenti, per un quantitativo totale di 65 grammi di cocaina e per un valore totale di Euro 5.200,00 Euro; per gli altri due destinatari di misura cautelare, che risultano aver agito sempre in concorso tra loro, n. 170 cessioni di dosi cocaina, per un quantitativo totale di 905 grammi di cocaina e per un valore totale di Euro 7.200,00 Euro; i rimanenti due indagati sono indiziati di aver spacciato piccoli quantitativi di stupefacenti del tipo marijuana e hashish (c.d. droghe leggere) per un numero esiguo di occasioni.
- in data 15.11.24 eseguita l’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Pistoia in data 25.10.2024 a carico di 2 destinatari su 3 (il terzo non era stato inizialmente rintracciato), sottoponendo rispettivamente uno di essi alla misura della custodia cautelare in carcere presso la Casa Circondariale di Prato e l’altro alla misura del divieto di dimora nella Provincia di Pistoia; nella stessa occasione quest’ultimo veniva anche arrestato in flagranza di reato, perché trovato in possesso di un considerevole quantitativo di sostanza stupefacente destinata allo spaccio;
- in data 21.11.2024 eseguita la citata ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere a carico del terzo destinatario dell’Ufficio della Polizia di Stato di Frontiera presso lo scalo aereo di Malpensa, nel momento in cui è rientrato in Italia dal Marocco, associandolo alla Casa Circondariale di Busto Arsizio (VA);
- complessivamente sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro gr. 176 di sostanza stupefacente del tipo cocaina, suddivisa in dosi da gr. 1 circa cadauna e raccolte in 7 involucri, nonché di materiali per il confezionamento ed euro 918 in banconote e monete contanti ritenuti essere provento del reato di spaccio di stupefacenti.
Foto di Repertorio