Mesenotizie la voce delle province

TOSCANA - "Ora basta con i disagi sui treni regionali". Il gruppo Pd in Consiglio regionale alza la voce e chiede di garantire ai pendolari l'affidabilità del servizio ai livelli previsti dal contratto, maggiore impegno e investimenti di Trenitalia e Rfi, l'impegno del governo, azionista unico di Fs, per sostenere il trasporto regionale. Per farlo ha dedicato una mattina di ascolto e di condivisione, con molti consiglieri Dem che hanno viaggiato in contemporanea sui convogli regionali delle diverse linee.
Tra questi Marco Niccolai, presidente della commissione Aree interne.
«Il treno che parte da Pistoia alle 7,50 è quello che ho preso stamani – ha raccontato Niccolai all'uscita della stazione di Santa Maria Novella – ed è uno dei più frequentati della fascia mattutina che da Viareggio porta a Firenze, uno dei tanti della mia esperienza pluriennale di pendolare. Nel confronto con gli altri viaggiatori, a parte le rare volte in cui il treno risulta puntualissimo, la percezione diffusa è quella di una diminuzione costante della qualità del servizio, soprattutto in relazione alla puntualità. Così non va bene, sono anni che seguo questi temi ma la situazione attuale richiede che il governo nazionale batta un colpo: Trenitalia non è figlia di nessuno, ma è sotto la responsabilità del ministero delle infrastrutture. Salvini, quando è venuto a Montecatini recentemente, invece di parlare di fontane, doveva dirci quali indirizzi vuole dare ai manager da lui nominati affinché sia rispettato il contratto di servizio con le Regioni.
Per queste ragioni – ha proseguito Niccolai – ci siamo mobilitati. Nel 2018, nelle 14 tratte ferroviarie nelle quali è organizzato e garantito il servizio di trasporto pubblico su ferro in Toscana, si era raggiunto un livello di affidabilità molto alto, tanto che non fu pagato nessun bonus mensile nel corso dell'intero anno, con indice di affidabilità che era pari al 96,4%. Nel solo dicembre 2023, invece, i bonus pagati sono stati ben 8 sulle 14 linee toscane. L'unica spiegazione che possiamo darci, avendo la Regione continuato ad investire e ad applicare le sanzioni a Trenitalia, è che il trasporto pubblico locale non è tra le priorità del gestore e quindi del governo. Occorre – conclude Niccolai – invertire la rotta!».


Nome (richiesto)

Email (richiesta)

Immagine CAPTCHA
Inserisci il Codice mostrato sopra:

Per un suo corretto funzionamento questo sito web utilizza solo cookies tecnici,
nessun cookie di profilazione dell'utente è in uso.

Accetta e Nascondi questo messaggio: 
Per l'informativa estesa della nostra Cookie Policy clicca su questo link Cookie Policy