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Categoria: Pisa e provincia

PISA - L'estate 2025 consolida la crescita del turismo all'aria aperta, con una tendenza in evoluzione: aumentano i viaggiatori che utilizzano camper a noleggio per soggiorni brevi nei campeggi, al posto dei tradizionali bungalow.
È quanto emerge da un'analisi condotta da Caravanbacci, attivo da oltre 50 anni a Lavoria (Pisa) nel settore della vendita e del noleggio camper.

Secondo i dati raccolti tramite questionario tra oltre 500 clienti, più del 50% ha scelto di pernottare almeno una notte in campeggio, pur avendo noleggiato il mezzo per periodi brevi.

"Chi sceglie un camper a noleggio oggi lo fa sempre più spesso per vivere un'esperienza diversa, anche solo per un weekend" spiegano Paolo e Fiammetta Bacci, alla guida di Caravanbacci. "Non si tratta sempre di grandi tour o viaggi lunghi: molte famiglie o coppie cercano semplicemente una pausa nella natura, in campeggio, senza dover rinunciare al comfort. Per loro il camper diventa una piccola casa in movimento, che non obbliga a rifare le valigie ogni volta e che consente la libertà di cambiare meta all'ultimo momento".

Nel complesso, i campeggi vengono sempre più utilizzati come punti di appoggio temporanei in itinerari flessibili, piuttosto che come destinazioni fisse.
Questa evoluzione non è ancora pienamente rappresentata dalle statistiche ufficiali sul turismo outdoor, che continuano a concentrarsi principalmente sui bungalow nei camping village, trascurando la crescita parallela di camper, tende e roulotte.

"Il camper a noleggio è la porta d'ingresso a un nuovo modo di viaggiare: più accessibile, meno rigido, perfetto per chi vuole sperimentare senza acquistare un mezzo» continuano i Bacci. «E spesso chi prova, poi ritorna. Perché si rende conto che questa libertà – di decidere all'ultimo, di sostare in sicurezza, di far giocare i bambini all'aria aperta – ha un valore enorme nel mondo iperprogrammato di oggi".

Caravanbacci conferma quindi l'aumento della domanda per soggiorni brevi e dinamici, dove il campeggio è parte di un viaggio in movimento, non una tappa obbligata. Una trasformazione culturale che, più che essere imposta dal mercato, sta nascendo spontaneamente dai bisogni delle persone.


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