Mesenotizie la voce delle province

MONTECATINI TERME - Oltre cinquemila presenze dal 26 settembre a oggi, visitatori da tutta la provincia, appassionati di arte e di fotografia arrivati al Montecatini Contemporary Art, il Mo.C.A. di viale Verdi, per conoscere da vicino la storia di un’artista di cui ha parlato addirittura il New York Times. Domenica prossima 13 marzo sarà l’ultimo giorno di apertura della mostra “Cento giorni di solitudine” di Nidaa Badwan, inaugurata lo scorso 26 settembre. Una mostra che ha fatto parlare moltissimo di sé, per le indubbie doti di coraggio e personalità mostrate da Nidaa, giovane donna che ha immortalato tra le mura di camera sua un mondo a colori del tutto diverso da quello reale, almeno nella striscia di Gaza. “Sono stati mesi intensi dei quali andiamo orgogliosi – ha detto l’assessore alla cultura Bruno Ialuna – la mostra di Nidaa è stata visitata da tantissime scuole con una media di 1-2 visite a settimana e tanti appassionati di fotografia sono giunti di proposito per osservare le creazioni di una ragazza così forte, oltre alla riproduzione della sua camera di tre metri per tre in uno spazio della galleria civica. Possiamo certamente dire che grazie a Montecatini Nidaa Badwan è riuscita a farsi conoscere e anche a ritrovare quella vita indipendente che a casa sua non avrebbe più potuto condurre. Dal momento dell’inaugurazione a Montecatini, la prima nel mondo, le foto di Nidda sono state esposte anche in una mostra collettiva in Danimarca, nella sua attuale patria, a San Marino, dove svolge l’attività di assistente universitaria, ma anche in capitali prestigiose come Parigi e Berlino. Una donna che merita tanto e che siamo felici di poter salutare dal vivo domenica prossima per tutto quello che ci ha regalato in termini di coraggio e di emozioni”. L’ultimo evento di domenica 13 marzo, alla presenza dell’artista, sarà infatti la visita guidata delle ore 11 con Bruno Ialuna. Nel pomeriggio, alle 17, nuova visita guidata per ammirare la luce e la bellezza che Nidaa ha trovato solo nella sua stanza. Una stanza che Nidaa Badwan ha chiuso il 19 novembre 2013 e dalla quale non è uscita per 14 mesi, per protestare contro il regime oppressivo dei miliziani di Hamas: la stanza dell’isolamento le è servita da ispirazione, per autoritrarsi e per trovare un angolo di libertà. Di seguito anche il programma di attività del mese di marzo al Mo.C.A. La mostra “I tesori della Valdinievole” aprirà i battenti il 26 marzo alle 17, vigilia di Pasqua (allestimento dal 14 al 25, periodo durante il quale la galleria civica resterà chiusa).
Domenica 13 Marzo
ULTIMO GIORNO MOSTRA NIDAA BADWAN
Ore 11,00 VISITA GUIDATA GRATUITA del MO.C.A. a cura dell’assessore alla Cultura Bruno Ialuna
Ore 15:30
Il linguaggio ...nelle mani! Prenotazione Obbligatoria
Ecco un laboratorio di sperimentazione tattile in cui è vietato non toccare e dove si ribalta il tradizionale divieto museale invitando il partecipante a toccare gli oggetti. I bambini sono chiamati ad usare il tatto per riconoscere alcuni oggetti nascosti alla vista e riprodurli attraverso il disegno al fine di sviluppare una proprietà di linguaggio che li aiuti a comunicare e a descrivere quello che li circonda. L'attività sarà strutturata in tre fasi fondamentali “tocca - descrivi e tocca – disegna” costo attività: €3,00 per ogni bambino
Ore 17:00
Ultima VISITA GUIDATA GRATUITA – Salutando Nidaa Badwan – alla presenza dell’artista «Aspetto la luce. Ho trovato la bellezza solo nella mia stanza, non a Gaza. Sono pronta a morire in questa stanza…» Nidaa Badwan. L'immagine fotografica è l'impressione della luce sulla pellicola o su un sensore. Senza la luce non esiste l'immagine e non è possibile vedere il colore. Nidaa Badwan fotografa se stessa, nella sua camera di dieci metri quadrati, realizzando grazie alla luce delle foto suggestive che ricordano dipinti seicenteschi, decidendo di vivere in isolamento, rinchiusa, usando solo internet per comunicare con il mondo. Il MO.C.A propone una particolare visita guidata, per immergersi all'interno degli scatti fotografici di Nidaa, veri e propri paesaggi dell'anima in cui l'artista si identifica nei suoi “100 giorni di solitudine”, luoghi ideali in cui essere libera diventa possibile.


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