Lucca – Continua inarrestabile la crescita del Lucca Comics & Games, ma per strada forse qualcosa che affascinava, nelle prime edizioni, sta iniziando a perderlo. Questa la fotografia, in parte a colori splendidi e sgargianti, in parte in bianco e nero sbiadito, che si lascia alle spalle l’edizione 2025 “French kiss”.
Partiamo dalle cose positive. Per la prima volta un ministro, Alessandro Giuli, della cultura italiano ha presenziato all’inaugurazione, e dal palco del teatro del Giglio ha annunciato lo stanziamento di 750mila euro (per il prossimo anno 2026) per sostenere i festival italiani dedicati al fumetto. Fumetto definito, come è giusto che sia “forma d’arte”, certamente non minore rispetto alle altre. Nell’occasione è stato ribadito dal ministro ma anche da parte del presidente da poco rieletto della Toscana Eugenio Giani e dal sindaco di Lucca Mario Pardini, l’impegno a realizzare in città un “Museo del Fumetto”.
Emanuele Vietina, direttore della manifestazione, è riuscito ad elevarla, ormai seconda solo a quella di Tokio, in modo notevole, legittimandola anche presso le più alte cariche politiche italiane.
Naturale che tra i grandi nomi degli addetti ai lavori vi sia massima attenzione e voglia di partecipare alla kermesse lucchese. Quest’anno Tetsuo Hara, “padre” di Ken il guerriero è stata la presenza vip ed acclamata, ma non l’unica degna di nota.
Insomma è un Lucca Comics che vola sempre più in alto e questo fatto evidente ci porta a riflettere su ciò che invece forse non va, almeno a nostro parere.
Sicuramente va rivisto il sistema dei parcheggi. In primo luogo è parso piuttosto farraginoso l’uso del sito della società che se ne è occupata. In secondo i parcheggi, in particolare per sabato 1 novembre sono risultati insufficienti, con un sold out in tutte le location.
Forse proprio per il successo di questi anni e la grande crescita, al Lucca Comics comincia ad andare un po’ “strettina” la città.
L’altra nota negativa, sempre a nostro parere, è il calo notevole dei cosplayer presenti.
Mentre negli anni passati per le strade si incontravano più cosplayers che persone vestite normalmente, quest’anno la cosa si è invertita e di parecchio! Tantissime persone vestite normalmente per le vie del centro storico, al punto che era veramente difficile in certi punti della città camminare, e pochi cosplayer. Tra l’altro con costumi, per lo più, anche poco elaborati, rispetto a quanto visto negli anni passati. L’impressione è che le “due anime” del Lucca Comics & Games siano un po’ troppo ingombranti per la città, per conviverci in un unico evento. Speriamo di sbagliarci e che gli organizzatori, veramente bravi a far crescere in numeri ed in qualità questa manifestazione, riescano a correggere anche questi piccoli difetti, per dare ancora una lunga vita ad uno degli eventi più particolari d’Italia.
Vito Genna











































































